venerdì 16 agosto 2013

GLI OMEGA TRE SONO UTILI NELLA CURA DELLA DEPRESSIONE

Gli Omega-3 si sono rivelati utili come supporto nella terapia della depressione.
Lo rivela un'approfondita analisi statistica dei dati presenti nella letteratura scientifica condotta dagli esperti del dipartimento di psichiatria dell'Università di Melbourne (Australia), che hanno pubblicato i risultati ottenuti sul Journal of Clinical Psychiatry.
Infatti diversi studi hanno dimostrato l'efficacia degli acidi grassi Omega-3 nella prevenzione, nel controllo e nella cura di alcuni disturbi psichiatrici. Tra questi:
  • ·         comportamenti aggressivi associati allo stress
  • ·         depressione post partum
  • ·         semplici alterazioni dell'umore
  • ·         demenza
  • ·         schizofrenia
  • ·         depressione
  • ·         disturbo bipolare

Gli studi condotti fino ad oggi hanno dimostrato l'esistenza di una stretta correlazione tra i disturbi depressivi e i bassi livelli di Omega-3: tanto più le riserve di questi nutrienti sono scarse, tanto più sono gravi i sintomi della depressione.
Seguire un regime alimentare ricco di questi acidi grassi riduce la tendenza a sviluppare disturbi associati a questa patologia: tristezza, mancanza di energie, stati ansiosi, insonnia e tendenza al suicidio.
In particolare diverse ricerche hanno valutato l'utilità dell'uso degli Omega-3 in aggiunta alle terapie farmacologiche tradizionali per la cura del disturbo bipolare.
I risultati ottenuti hanno evidenziato che questi nutrienti portano alla stabilizzazione dei sintomi della malattia.
Prima della pubblicazione dello studio dei ricercatori dell'Università di Melbourne, nessuna ricerca aveva valutato l'insieme dei dati fino ad oggi raccolti. Questa nuova analisi ha, invece, incluso tutti gli studi presenti nella letteratura scientifica di durata pari o superiore alle 4 settimane e condotti su più di 10 pazienti.In tutti questi studi gli Omega-3 sono stati utilizzati per trattare soggetti cui era stata diagnosticata una depressione o una fase maniacale associate al disturbo bipolare.
Accurate analisi statistiche hanno permesso di dimostrare che gli Omega-3 hanno un effetto significativo sui sintomi della fase di depressione del disturbo bipolare.
Non è emerso, invece, un ulteriore beneficio dell'aggiunta di questi acidi grassi alla terapia contro la fase maniacale.
I risultati ottenuti dai ricercatori australiani confermano la validità di un approccio terapeutico basato sulla combinazione dei farmaci tradizionali con l'assunzione di acidi grassi Omega-3 per curare la depressione che caratterizza la sindrome bipolare.
Gli stessi dati suggeriscono che l'uso di questi nutrienti non sia necessario per controllare le fasi maniacali del disturbo.
Gli omega tre si trovano nel pesce, nei crostacei, nel tofu, nelle mandorle e nelle noci, come anche in alcuni olii vegetali come l’olio di semi di lino, l’olio di nocciole e l’olio di colza.
Si raccomanda di consumare pesce ricco di acidi grassi Omega-3 due volte la settimana per ottenere vantaggi apprezzabili per la salute. Anche se non tutti i pesci hanno un alto contenuto di Omega-3, essi possono comunque fornire rilevanti quantità di questi acidi grassi se consumati regolarmente.
 E’ possibile assumere omega tre attraverso integratori in commercio. Ma molti di questi integratori sono scadenti e con quantità di omega tre insufficienti. Per fortuna esistono dei prodotti di altissima qualità, degli integratori di olio di pesce che contengono una percentuale molto elevata di omega-3 (superiore al 60%) e che sottopongono ogni lotto di produzione all’analisi di un istituto indipendente, riconosciuto a livello mondiale dai principali produttori di omega tre.

 IFOS -International Fish Oil Standards con sede presso la University of Guelph in Canada- e sul loro sitohttp://www.ifosprogram.com/Consumer-Reports.aspx  è possibile trovare l’elenco aggiornato delle ditte e le relative analisi dei prodotti.

Dott. Roberto Cavaliere


 Fonte 

1. Sarris J, Mischoulon D, Schweitzer I, “Omega-3 for bipolar disorder: meta-analyses of use in mania and bipolar depression”, J Clin Psychiatry. 2011 Aug 9

PER APPROFONDIMENTI SCIENTIFICI VISIONARE IL SEGUENTE LINKhttp://www.jpsychopathol.net/issues/2007/vol13-2/Manna.pdf

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