mercoledì 22 maggio 2013

IL NARCISISMO E LA PERSONALITA' NARCISISTICA

Nella quarta edizione del DSM (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali), il narcisismo è collocato tra i disturbi di personalità del gruppo B, e può avere livelli di gravità diversi.
Secondo il DSM IV i criteri diagnostici del narcisismo sono i seguenti:

A)Un quadro pervasivo di grandiosità (nella fantasia o nel comportamento), necessità di ammirazione e mancanza di empatia, che compare entro la prima età adulta ed è presente in una varietà di contesti, come indicato da cinque (o più) dei seguenti elementi:

1. ha un senso grandioso di importanza (per esempio: esagera risultati e talenti, si aspetta di essere notato come superiore senza un'adeguata motivazione);

2. è assorbito da fantasie di illimitati successo, potere, fascino, bellezza, e di amore ideale;

3. crede di essere “ speciale ” e unico, e di dover frequentare e poter essere capito solo da altre persone (o istituzioni)speciali o di classe elevata;

4. richiede eccessiva ammirazione;

5. ha la sensazione che tutto gli sia dovuto, cioè, la irragionevole aspettativa di trattamenti di favore o di soddisfazione immediata delle proprie aspettative;

6. sfruttamento interpersonale, cioè usa gli altri per raggiungere i propri scopi;

7. manca di empatia: è incapace di riconoscere o identificarsi con i sentimenti e le necessità degli altri;

8. è spesso invidioso degli altri, o crede che gli altri lo invidino;

9. mostra comportamenti o atteggiamenti arroganti e presuntuosi.

Aggiungerei ai suddetti criteri diagnostici, anche i seguenti:

Tendono a mostrarsi affascinanti, imprevedibili e seduttivi
Sottolineano la propria superiorità
Temono l'intimità affettiva
Si ritengono indispensabili
Non sono consapevoli delle proprie emozioni e dei propri bisogni
Non accettano le critiche a cui reagiscono con veemenza
Tutto ciò che ‘scelgono' viene ritenuto di ‘valore'
Ritengono di essere state ‘vittime' di situazioni o eventi.
Cercano di provocare l'altro
Manifestano un atteggiamento giudicante, svalutante e critico nei confronti degli altri
Pretendono la “devozione” in tutti i sensi dell'altro all'interno della relazione
Desiderano che l'altro sia debole per poterlo aiutare
Tendono ad intuire le debolezze altrui e ad evidenziarle
Talvolta scelgono una donna forte per renderla debole
Qualunque cosa faccia l'altro non và mai bene
Nel descrivere la personalità narcisistica citerò brani del libro “Il narcisismo” dello psicanalista A.Lowen uno dei massimi studiosi del fenomeno. Egli nel suddetto libro distingue cinque turbe narcisistiche in ordine crescente di gravità:

  • Carattere Fallico-narcisistico
  • Carattere narcisistico
  • Personalità borderline
  • Personalità psicopatica
  • Personalità paranoide.

Leggiamo alcuni suoi passi

“Comunemente viene definito ‘Narcisista' una persona che si preoccupa solo di se stessa escludendo tutti gli altri, dunque: un soggetto in grado di agire quasi completamente in assenza di sentimenti…
….Già nel 1914 tale disturbo della personalità fu oggetto di studio da parte di Freud, ma se consideriamo il quadro culturale in cui viviamo oggi, possiamo affermare che tale patologia è caratteristica della nostra epoca. I costumi sessuali che paiono essere di gran lunga più liberi, la
facilità nel passare da un partner all'altro, l'esibizionismo, la pornografia, la smania di costruirsi un'immagine vincente agli occhi del mondo, tutti questi fattori hanno certamente contribuito, contrariamente agli usi e costumi che distinguevano l'età vittoriana, allo sviluppo incalzante delle personalità narcisistiche. Sicuramente è questa eccessiva importanza legata all'immagine un indizio inequivocabile della tendenza al narcisismo…
…C'è da dire comunque che un sano interesse per la nostra apparenza, basato quindi sul senso di sé, e lo spostamento di identità dal ‘sé immagine', è ciò che si trova alla base dello stato narcisistico.
I narcisisti dimostrano, è vero, una mancanza d'interesse per gli altri, ma sono altrettanto indifferenti anche ai propri più veri bisogni. Spesso il loro comportamento è autodistruttivo. Inoltre, quando parliamo dell'amore dei narcisisti per se stessi, dobbiamo operare una distinzione. Il narcisismo denota un investimento nell'immagine invece che nel sé. I narcisisti amano la propria immagine non il loro sé reale. Hanno un senso di sé debole, e non è in base ad esso che orientano le loro emozioni. Ciò che fanno è piuttosto diretto ad incrementare l'immagine, spesso a discapito del sé. … D'altra parte l'ammirazione che il narcisista riceve gonfia soltanto il suo io e non fa nulla per il sé. Alla fine allora il narcisista respingerà gli ammiratori nello stesso modo in cui ha respinto il
proprio sé autentico”A. Lowen.

Lowen, effettua sempre nello stesso libro, un interessante analisi della ninfa Eco.

“…Potrebbe essere la nostra stessa voce che riviene a noi. Così, se Narciso avesse potuto dire ‘ti amo', la ninfa lo avrebbe ripetuto e il giovane si sarebbe sentito appagato, amato. L'incapacità di dire queste parole identifica il narcisista. Avendo ritratto la libido dal mondo esterno, i narcisisti sono condannati ad innamorarsi della loro immagine dirigendo quindi la libido verso il proprio io. ….Un'altra interpretazione è probabile. La voce è espressione dell'essere interiore, del sé corporeo in opposizione all'apparenza superficiale. Nel termine persona è implicita la capacità di riconoscere un individuo dal suono della voce. Secondo questa interpretazione perciò, Narciso respingendo Eco ha respinto la propria stessa voce, il suo essere interiore in favore dell'apparenza, manovra tipica dei narcisisti...
…E' significativo che Narciso s'innamori del suo riflesso soltanto dopo aver respinto l'amore di Eco. L'innamorarsi della propria immagine in questa vicenda rappresenta una forma di punizione per l'incapacità di amare...
…Qual'è l'importanza della profezia proferita da Tiresio? Su cosa poteva basarsi la sua predizione?
A mio avviso sull'eccezionale bellezza di Narciso. Una bellezza che spesso, sia per un uomo quanto per una donna, può rappresentare una sventura più che una fortuna. La consapevolezza di tale dono può dare alla testa, rendere egocentrici, o ancora suscitare violente passioni di desiderio e
invidia degli altri. Un indovino, essendo un saggio, capisce bene questi particolari”. A. Lowen
Ma Lowen analizza anche il libro “Il ritratto di Dorian Gray” di Wilde, che è un romanzo che rappresenta in qualche modo uno studio della personalità narcisistica.
“Come Narciso, Dorian era un giovane bellissimo, gentile, affascinante, che destò presto l'interesse di un pittore che lo volle come modello per un ritratto e di Lord Henry che si premurò di iniziarlo alle maniere di quel mondo. Così con studiata adulazione Lord Henry, indusse Dorian a pensare
d'essere speciale per la sua bellezza fisica. E uno dei modi per mantenere intatta quella bellezza era che nessun forte sentimento o emozione turbasse la sua mente o lasciasse segni sul corpo. In mancanza di sentimenti allora, il giovane trascorreva la vita alla ricerca di sensazioni ( ‘seduzioni'), possedendo e abbandonando le donne che incontrava, corrompendo ai vizi e alle droghe gli uomini che lo ammiravano. La sua giovinezza era intatta, solo il ritratto era testimone di quanto accadeva veramente al suo corpo e alla sua anima col trascorrere degli anni. Ma Dorian la sua immagine dipinta su quella tela( il suo vero sé ), non la guardava mai, non affrontava mai la realtà, come non provava rimorsi per quanto di più orribile aveva commesso nella sua ‘fredda esistenza'.
“La storia di Dorian Gray è immaginaria, ma l'idea che una persona possa avere un aspetto che contraddice il suo modo di essere interiore è valida.
E' straordinario come spesso i narcisisti sembrino molto più giovani della loro età: non permettono che la vita li tocchi, in particolare non permettono agli eventi della vita interiore di raggiungere la
superficie della mente e del corpo. Operano, insomma, una negazione dei sentimenti. Ma quanto esseri umani, non sono immuni dalla vita e allora invecchiano dentro.
Alla fine, come nel caso di Dorian, il dolore e la bruttezza vincono la negazione e il soggetto sembra invecchiare d'un tratto…
… Chi non si sente bene nel proprio corpo può soltanto proiettare l'immagine di quello che dovrebbe essere secondo lui un bell'aspetto. E più si concentra su queste immagini, più gli vengono a mancare le sensazioni e i sentimenti piacevoli.” A. Lowen

Dott. Roberto Cavaliere


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